L’Aikido per conoscersi
Lezione itinerante con il maestro Guglielmo Masetti
Appuntamento lecchese per il maestro VII Dan Guglielmo Masetti, che venerdì 18 marzo ha incontrato gli allievi del maestro V Dan Hassan Raoui presso il nostro Judo Club Samurai.
Il direttore tecnico di Asai ha fatto tappa anche a Monza, Bergamo e Lodi in un percorso itinerante messo a punto da Aikido Asai con l’obiettivo di proporre agli aikidoka una serie di «riflessioni evolutive», attraverso un «linguaggio comune» che altro non è che lo stesso aikido, al di là delle differenze di approccio tra le varie scuole e l’applicazione delle tecniche da parte di ogni praticante.
La lezione di Masetti si è strutturata a partire dalle tecniche di base (Ikkyo, Nikkyo, Kote-gaeshi e Tenchi-nage), lavorando non tanto sulla loro esecuzione, bensì spingendo gli allievi a riflettere su gesto e movimento, focalizzandosi sul proprio corpo e sui rispettivi ruoli di Tori (colui che esegue la tecnica) e Uke (colui che subisce la tecnica). «Quello che dobbiamo fare è imparare a “conoscerci per relazionarsi”», ha spiegato il maestro Masetti. Capire e percepire il proprio corpo, le proprie reazioni in attacco o difesa permette di comprendere e sviluppare la pratica: «Se non conosco il mio corpo», ha sottolineato il maestro Raoui, «non posso gestire il mio Uke, e viceversa.
Si tratta di un percorso che può mettere in difficoltà tutti gli aikidoka, dai principianti alla cinture più alte».
Riflettere sui concetti dell’aikido è importante per poi, in seguito, essere in grado di applicare al meglio la tecnica: «C’è differenza tra l’atteggiamento del guerriero e lo spirito del guerriero», ha proseguito Masetti, il quale ha salutato gli allievi di Lecco con alcuni consigli, destinati sia a chi si avvicina a questa disciplina per la prima volta sia a coloro che la praticano da diverso tempo: «Dovete conoscere ed essere consapevoli della vostra libertà». E ancora, «Accettate i vostri limiti e le vostre possibilità».
Eliana Corti, © riproduzione riservata.